Tra le moderne tecniche per la terapia del cancro, un trattamento molto promettente e minimamente invasivo è realizzabile utilizzando energia a radiofrequenza o a microonde. Il processo è denominato termoablazione ed è raccomandato per tessuti molli come reni, fegato e polmoni dato che tali tessuti sono l`ambiente migliore per il cosiddetto riscaldamento dielettrico, un fenomeno fisico legato all`attrito molecolare interno generato dall`applicazione di campo elettromagnetico con particolari valori di frequenza.
La tecnica prevede il posizionamento di una sonda mini-invasiva appositamente progettata, guidata da ecografia ad ultrasuoni o da CT, direttamente nella massa tumorale e la successiva accurata applicazione dell`energia a radiofrequenza o a microonde per generare con precisione la coagulazione termica del tessuto bersaglio.
La figura di ablazione, centrata attorno alla punta della sonda e tipicamente caratterizzata da una forma ellissoidale, si estende proporzionalmente all`energia complessiva applicata, dunque al prodotto della potenza RF o a microonde per l`intervallo di tempo di applicazione.
L`operazione dura pochi minuti e in genere richiede un solo giorno di ospedalizzazione, garantendo un carico psicologico minimo per il paziente.
Le ultime tendenze sulla termoablazione indicano chiaramente una progressiva riduzione delle applicazioni a radiofrequenza e un corrispondente aumento di ablazioni a microonde, grazie ad una maggiore velocità e precisione di processo.
Inoltre, la disponibilità di dispositivi a stato solido di ultima generazione consente figure di ablazione ancora più accurate, permette l`applicazione di complesse forme d`onda ad impulsi e facilita la valutazione in tempo reale dell`entità di ablazione mediante una precisa misurazione dell`energia riflessa.
Senza dubbio una tendenza promettente per aiutare i pazienti ad avere una vita migliore.